LUDUS
una storia di IntegrAzione
9 luglio - 5 settembre 2021

Ludus è stato realizzato nel Quartiere delle case popolari di Latina, progettate dall’architetto Giuseppe Nicolosi, per rispondere alla richiesta di abitazioni dopo l’istituzione della Provincia di Littoria, nel 1934. Quartiere inizialmente organico alla vita della città, si è trasformato negli ultimi decenni in periferia al centro di Latina, avendo perso gradualmente le connotazioni di popolare e interattivo per acquisire prevalentemente quelle di povertà, isolamento ed emarginazione. L’intensa attività dell’Associazione Passepartout, già da qualche anno, riporta nel quartiere un fermento culturale con una nutrita presentazione di libri, conferenze sulle tematiche più attuali, lezioni di filosofia, confronti politici, autori di fama, richiamando l’interesse di molti, oltre la stessa città di Latina.  L’incremento associativo prospetta un’apertura anche a temi di carattere educativo: una progettualità rivolta all’infanzia del quartiere, rimettendo in gioco persone, spazi, tempi, competenze e soprattutto relazioni per riallacciare i fili di una continuità intergenerazionale che si è andata ad interrompere gradualmente nel tempo. Riportare la cultura educativa negli spazi del Quartiere Nicolosi richiede la convergenza dei soci fondatori di Passepartout, e della competenza pedagogica, antropologica, ludotecaria e interculturale espressa dai nuovi arrivi che trovano nel gioco la sintesi operativa. La sensibilità dell’Assessorato provinciale alle Politiche Sociali accoglie e sostiene LUDUS - un Progetto di integr-Azione, rendendolo realizzabile. La presentazione di Ludus al quartiere e alla città vede la partecipazione del Prof. Mario Polia, antropologo,  di Ibraim Camara, mediatore culturale, e della Professoressa Lorella De Meis, educatrice e ideatrice del progetto. Una restituzione al quartiere Nicolosi di aspetti educativi, pedagogici, interculturali, ludici e comunitari, in omaggio all’essenza di questo Quartiere, unico nel suo genere, ideato e realizzato per un’umanità che lo vivesse bene e pienamente. Operativamente Ludus prende corpo nella calda estate del 2012, quando per i bambini delle case popolari non sono previsti né colonie marine né campi estivi in montagna, nei pomeriggi troppo azzurri e lunghi per loro.  La piazzetta Nicolosi, su cui affaccia la sede di Passepartout, gli stessi locali e gli spazi verdi intorno diventano laboriosi luoghi movimentati sia dai bambini del quartiere che da quelli di altre zone di Latina richiamati dalle attività proposte. I pomeriggi estivi si animano con ricche attività laboratoriali dove spendere l’impegno personale di ogni bambino nella condivisione del gruppo. Attività educative a tutto campo per la condivisione di spazi e materiali, con il recupero delle materie prime, prendendo esempio dalla Natura che non produce rifiuti. Torna protagonista la corporeità dei bambini, messa alla prova e sperimentata in tutta la sua motricità, sollecitando i molteplici coordinamenti globali e segmentari. Compare tracciata sul pavimento della piazzetta l’intramontabile gioco della Campana, gioco di cortile con le caselle numerate, che si moltiplicano per soddisfare il numero dei partecipanti sotto l’occhio vigile di una nonna seduta sulla sedia appoggiata al muro. La costruzione dei giocattoli, sotto l’esempio e la guida dei ludotecari, richiede conoscenza delle caratteristiche del legno e delle sue possibilità, e un’idea da realizzare: nascono allora fuciletti ad elastico con le mollette per il bucato; teste di cavallo sagomate e decorate, fissate sulla sommità del bastone, corpo del cavallo per fantasticare di galoppare in terre lontane. La realizzazione in mosaico del proprio segno zodiacale con le tesserine sagomate in loco per comprenderne il processo di realizzazione, rappresentando i movimenti celesti percepiti dall’osservatorio Terra. La decorazione della propria maglietta con temi estivi richiama sole e luce, fissati sul tessuto bianco seguendo suggerimenti sapienti. Il riciclo dei materiali reinventati con forme e colori personali dà spazio alla creatività di ognuno.  Soffi di vento gonfiano bolle di sapone giganti che salgono nello spazio incorniciato dai ballatoi delle case, accompagnate da stupore e meraviglia negli occhi di bambini e adulti, che ne seguono la rotta, desiderandole in volo il più a lungo possibile. Il cartoncino si trasforma in ali, carlinga e fusoliera di aeroplanini che volano sfrecciando negli spazi aperti per atterrare scoppiettanti, manovrati da piloti novelli. Le numerose attività laboratoriali e i giochi sono intervallati dalla merenda della nonna. Semplicità e gusto, integrati dai dolci, preparati spontaneamente dalle mamme dei bambini per aggiungere un dono inatteso e vario per le molte provenienze culturali, gradito da tutti. La cura verso i bambini si esprime lungo tutto il progetto con un’offerta educativa che richiama l’alta qualità professionale e umana di tutti gli operatori. Tutto è pensato e realizzato, mirando a un fare e a un fare insieme vivibile da tutti i partecipanti. L’altissima agibilità delle attività, che attingono dalla tradizione, vede la partecipazione di tutti, accolti ognuno con i bisogni formativi che esprime. La festa conclusiva di tutte le attività estive di una stagione speciale richiama nella piazzetta centinaia di persone: lo spettacolo dei burattini di Saverio Di Giorgio, la mostra dei giocattoli realizzati nelle attività della ludoteca, lo zucchero filato con la consegna per ognuno dei partecipanti di un pieghevole personalizzato in ricordo di Ludus. I preziosi scatti di Paolo Patrignani documentano di Ludus le innumerevoli attività proposte, solo accennate in questo scritto, le interazioni tra i partecipanti, le atmosfere gioiose e serene dei piccoli e dei grandi, i primi nel loro essere bambini e i secondi nel non aver dimenticato di esserlo stati. Ludus, un progetto di qualità indirizzato all’infanzia delle case popolari dove popolare aderisce profondamente, senza deviazioni, al suo significato quale aggettivo: di popolo.


Paolo Petrignani Fotografo documentarista, professionista dal 1993, dal 2001 collabora con National Geographic Italia. Fotografo NPS e docente Nikon School Travel. Inizia a maneggiare la macchina fotografica fin da bambino, su influenza del papà Alessandro, fotoamatore. Frequenta la facoltà di architettura, ma solo più avanti decide il suo percorso di fotografo studiando all’istituto Superiore di Fotografia di Roma. Si occupa da sempre di foto-reportage e speleologia. L’attività in ambienti sotterranei lo pone in contatto con l’associazione esplorazioni geografiche LaVenta, con la quale dal 1996-97 come fotografo ufficiale inizia a partecipare a spedizioni di carattere scientifico-esplorativo in zone remote e di difficile accesso. Ha documentato negli anni più di 15 importanti spedizioni extraeuropee; dalle grotte, foreste e deserti messicani, ai fiumi sotterranei dell’Asia meridionale, ai ghiacciai della Patagonia, Islanda e Antartide dove assapora il gusto di esplorare fantastiche grotte nel ghiaccio. Moltissime sue foto sono state pubblicate su importanti libri fotografico-scientifici, tra gli ultimi in ordine di tempo “Nel Cuore della Terra, LaVenta 25 anni di esplorazioni” Skira editore 2017 e “Una Grotta fra Terra e Mare”, Skira editore 2018. Uno dei pochi fotografi ad aver realizzato un reportage nella Grotta dei cristalli giganti di Naica. Con l’archeologo americano Thomas Lee è coautore del libro “Ambar de Chiapas Historia Ciencia y Estetica”.

Il catalogo della mostra Ludus è disponibile presso lo Spazio Culturale Nicolosi
puoi ordinarlo anche qui

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